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Nisi tra programma ed avversari politici

Era il comizio più atteso alla luce delle notizie rincorsesi sul suo conto negli ultimi giorni e puntualmente smentite. La sua si preannunciava come un’esposizione pirotecnica e così è stato, seppur contornata dal quel garbo che l’ha contraddistinto durante i cinque anni di Amministrazione e che sembra non abbonarlo nemmeno nei momenti di maggior tensione. Ieri 2 giugno, nel giorno della festa della Repubblica, Domenico Nisi è tornato a parlare, muovendosi a ruota libera tra programma, campagna elettorale e appelli agli avversari.

Un incontro in cui ha voluto dare rilevanza a quanto fatto dalla sua Amministrazione nel quinquennio che sta per concludersi, lasciando comunque spazio a quello che la coalizione “Noci Nisi 2018” ha in mente per il futuro del paese, smontando, quasi come un esperto meccanico, le principali critiche che gli sono state mosse. A proposito della raccolta differenziata ha ricordato come il servizio di raccolta porta a porta sia stato imposto dalla Regione Puglia in quanto unica metodologia in grado di raggiungere le percentuali previste dalla norma, rimarcando come Noci in meno di un anno, al netto di un servizio migliorabile, sia riuscita a raggiungere il 75% di differenziata diventando il primo Comune ad introdurre il sistema di differenziata nell’agro. Nisi ha poi spaziato su videosorveglianza e regolamento per il borgo antico, punti di programma proposti dagli avversari, ma a suo dire già realizzati sotto la sua guida. Tanto si è invece soffermato sul turismo, accusando gli avversari di promuovere confronti illogici tra località marittime o patrimonio dell’Unesco e Noci, aggiungendo: “Il turismo di Noci non può essere solo sagre ed enogastronomia. Noi abbiamo la capacità di essere accoglienti, ma nel nostro programma abbiamo la presunzione di diventare una città forte per quanto riguarda la promozione delle arti e della cultura. Abbiamo un’idea di turismo lento, contemplativo e pensiamo di trasformare in ricchezza la nostra capacità di vivere la quotidianità”. Ultima battuta dedicata alla gestione del personale comunale: “In vent’anni non è stato assunto un vigile, noi ne abbiamo assunti due nel 2015, stiamo per assumerne altri due e abbiamo già avviato le procedure per la sostituzione dei dirigenti che andranno in pensione e per rafforzare gli uffici che si sono sguarniti”. Su chi rifiuta i confronti chiosa ironicamente: “Voglio dare una notizia, prima o poi ci troveremo e non basterà cantare Domenico Modugno. Perché poi Modugno ha scritto Meraviglioso, ma ha scritto anche Piange il telefono”.

Sulle voci relative ad un suo coinvolgimento in indagini legate all’appalto della pubblica illuminazione ha assicurato: “Non ho avuto perquisizioni a casa mia e nella stanza del Sindaco”, mentre a chi lo ha accusato di avere un accordo sottobanco con la coalizione di Piero Liuzzi ha risposto: “Dicono che mi sono fidanzato, non è vero! Oggi ognuno conduce la sua battaglia, siamo su fronti contrapposti e su fronti contrapposti resteremo. Non può esserci fidanzamento né oggi, né nel proseguo”. L’ultimo appello, il candidato Sindaco lo ha rivolto a chi cerca di dare all’esterno l’immagine di una Noci degradata politicamente: “Non si può immaginare il futuro di Noci distruggendo le persone, buttando discredito sui dipendenti comunali, sulle Istituzioni, sul Sindaco. Esercitarsi nell’arte del vilipendio per diventare Sindaco di Noci può funzionare nell’immediato, ma praticamente ti autodistrugge, perché ognuna delle persone di questa comunità ti verrà a chiedere conto di come hai voluto distruggere gli altri e di come invece devi tentare di parare te stesso. Non posso immaginare che una città di grandi Sindaci venga ridotta in questa maniera. Non posso immaginare che la comunità di Noci venga dipinta come degradata”.

Rocco Amatulli

Info notizia

03 giugno 2018

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